L'approccio ai problemi
L’altro giorno ho incontrato un’amica e, vedendola un po’ giù, ho capito che stare ad ascoltarla forse avrebbe potuto esserle utile.
Mi ha raccontato un po’ alla volta una difficile situazione che sta vivendo, vagamente simile a qualcosa che io ho già vissuto una quindicina di anni fa.
Sapendo quanto tempo e quanti errori mi è costato uscire da quella esperienza, mi sono chiesto se fossi davvero la persona più indicata a dare consigli. Eppure di fronte a questa situazione mi sono reso conto che la mia esperienza poteva essere molto utile. Perché?
Spesso sbagliamo l’approccio alla risoluzione dei problemi.
Ciò che ci viene naturale fare è cercare una risposta alla domanda: “Cosa devo fare per risolvere questo problema?”
In molti casi la risposta è troppo difficile da trovare perché ciò che ci troviamo di fronte è una montagna insormontabile.
La mia esperienza mi ha insegnato a cambiare prospettiva adottando un approccio diverso.
Anziché chiedermi “cosa devo fare” per affrontare il problema preferisco chiedermi “cosa NON devo fare“. Può sembrare soltanto uno stratagemma linguistico o un gioco di parole, ma ti assicuro che non è affatto così.
Se ci pensi bene la lista di cose da non fare è generalmente più lunga e, andando per esclusione, è più facile avvicinarsi alla soluzione migliore, ovvero alle cose da fare per affrontare i problemi.
Vale la pena tentare, perché se ti abitui a vedere le cose da una visuale diversa ti accorgerai che spesso la soluzione è più vicina di quanto pensi.
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